Leonardo - Il genio che inventò Milano

    Anno

    2015

    Editore

    Garzanti

    Pagine

    205

    Nel 1482 Leonardo da Vinci entra per la prima volta a Milano.

    Ha trent’anni, poca esperienza del mondo e tra le mani solamente una spavalda lettera di presentazione per il signore della città, l’ambizioso Ludovico il Moro, in cui si descrive capace ed esperto in ogni campo, dall’arte della guerra all’edilizia. Vuole fare fortuna, è giovane e ha tanta voglia di mettersi in gioco.

    Riuscirà perfettamente nel suo intento, perché quando partirà dopo quasi tre decenni alla volta della corte francese di Francesco i, lascerà una città profondamente mutata, una metropoli moderna e all’avanguardia, fiera delle proprie tradizioni ma già orientata verso l’Europa. Gran parte di questa trasformazione è merito suo: alla corte sforzesca Leonardo ha infatti potuto sviluppare ed esercitare tutte le sue abilità, dall’architettura all’ingegneria idraulica, dalla pittura dei celeberrimi ritratti alla scenografia di spettacoli teatrali con effetti speciali mai visti prima.

    Milano, con la vivacità e lo spirito dinamico che la contraddistinguono, è il luogo perfetto per permettere al suo genio eclettico di spaziare senza limiti, lasciando segni che restano ancora visibili a distanza di cinque secoli.

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    Leonardo - Il genio che inventò Milano

    Nel 1482 Leonardo da Vinci entra per la prima volta a Milano.

    Ha trent’anni, poca esperienza del mondo e tra le mani solamente una spavalda lettera di presentazione per il signore della città, l’ambizioso Ludovico il Moro, in cui si descrive capace ed esperto in ogni campo, dall’arte della guerra all’edilizia. Vuole fare fortuna, è giovane e ha tanta voglia di mettersi in gioco.

    Riuscirà perfettamente nel suo intento, perché quando partirà dopo quasi tre decenni alla volta della corte francese di Francesco i, lascerà una città profondamente mutata, una metropoli moderna e all’avanguardia, fiera delle proprie tradizioni ma già orientata verso l’Europa. Gran parte di questa trasformazione è merito suo: alla corte sforzesca Leonardo ha infatti potuto sviluppare ed esercitare tutte le sue abilità, dall’architettura all’ingegneria idraulica, dalla pittura dei celeberrimi ritratti alla scenografia di spettacoli teatrali con effetti speciali mai visti prima.

    Milano, con la vivacità e lo spirito dinamico che la contraddistinguono, è il luogo perfetto per permettere al suo genio eclettico di spaziare senza limiti, lasciando segni che restano ancora visibili a distanza di cinque secoli.

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